Nel dicembre 2020 OpenLab diventa Centro di Servizi dell'Università di Firenze, ha sede operativa presso il Campus Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino e sede amministrativa presso l’Area per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale in Via G. La Pira,4.
Il Centro di servizi OpenLab sostituisce con le proprie attività quelle del precedente servizio “OpenLab” che ha iniziato il suo percorso nel 2002 all’interno del Campus Scientifico di Sesto Fiorentino con l'obiettivo di creare una struttura formativa per promuovere attività di diffusione della cultura scientifica. Successivamente OpenLab è stato organizzato come attività della Facoltà di Scienze, Matematiche, Fisiche e Naturali e infine nel 2012 è stato organizzato come “una guida alla conoscenza scientifica” nell’ambito dell’Area della Comunicazione e relazioni esterni di UNIFI (D.R. n. 632 del 24 luglio 2012).
Le finalità del Centro di Servizi per l’educazione e divulgazione scientifica OpenLab per le attività di orientamento e di diffusione della cultura scientifica sono le seguenti:
a) risvegliare e coltivare il bisogno di cultura scientifica presente in ciascun soggetto, attraverso attività educative e divulgative che possano mostrare al pubblico, ed in particolare ai giovani, fenomeni naturali e risultati scientifici anche al fine di renderne chiara la ricaduta sul mondo reale;
b) presentare i metodi e i risultati della cultura e della ricerca scientifica al fine di farle assumere un ruolo rilevante nell’opinione pubblica e nell’immaginario collettivo;
c) avvicinare i giovani alla Scienza, contribuendo alla loro crescita culturale e formazione in ambito scientifico, promuovendo azioni all’interno delle scuole rivolte agli studenti ed ai docenti;
d) favorire e potenziare un orientamento universitario più consapevole, anche facendo conoscere la realtà internazionale presente ed operante all’interno dell’area scientifica dell’Ateneo e in particolare nell’ambito del Campus Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino;
e) promuovere il confronto e il dialogo fra le scienze e altri ambiti culturali, tra cui, ad esempio, la letteratura, la musica, il teatro, la danza e qualsiasi altra forma di cultura che richieda rigore e disciplina scientifica, incoraggiando le interazioni interdisciplinari in senso trasversale e mantenendo le singole specificità;
f) favorire il dialogo fra università, scuole, istituzioni, imprese, media, cittadini, sia a livello nazionale che internazionale, anche attraverso lo scambio di reciproche esperienze, in modo da aumentare la consapevolezza dell’importanza delle scienze nello sviluppo della società e per la vita quotidiana;
g) far crescere una nuova cultura in cui la consapevolezza, l’accettazione, la valorizzazione e il rispetto delle diversità contribuiscano allo sviluppo di una società multietnica che risponda a regole che garantiscano libertà e uguaglianza, al fine di innalzare la qualità della vita del cittadino;
h) favorire lo sviluppo di azioni mirate a potenziare la piena fruibilità e accessibilità delle attività divulgative anche in presenza di specifiche difficoltà di partecipazione.
Ultimo aggiornamento
04.05.2023