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Aula Magna del Rettorato - Piazza San Marco, 4 - Firenze Ore 15.00

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L'inaugurazione di ScienzEstate 2018 si aprirà con un workshop dal titolo: "Scienza 4.0: intelligenza artificiale e robotica, influenza e interazioni con la ricerca scientifica e ricadute sulla vita quotidiana".

 

Cinque brevi interventi tenuti da Docenti dell'Università di Firenze che ci chiariranno meglio quanto l'intelligenza artificiale e la tecnologia abbiano apportato di positivo nel progresso della Scienza, ponendoci qualche spunto di riflessione anche sugli eventuali dati negativi cui possiamo andare incontro.

 

Ecco gli abstract degli interventi:

Industria 4.0: Crea lavoro? Distrugge lavoro?

Franca Alacevich, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università degli Studi di Firenze

Degli effetti sull'occupazione delle innovazioni tecnologiche si parla sin dai tempi di Adam Smith, nel Settecento. Oggi il tema è affrontato nuovamente, col timore che la robotica "escluda" o comunque riduca il lavoro umano. Tra scenari apocalittici e visioni anche troppo ottimistiche, la relazione farà il punto – allo stato dell'arte – sugli effetti sul lavoro dell'Industria 4.0

 

L'automazione e la robotica negli ultimi 2500 anni

Benedetto Allotta, Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Firenze

Il genere umano ha sempre aspirato a ideare macchine che potessero fornire forza lavoro in compiti gravosi, pericolosi, ripetitivi. Oggi i sistemi robotici hanno raggiunto una maturità tale da favorire la generale diffusione di queste tecnologie nella vita di ognuno di noi. La presentazione descrive l'evoluzione dei sistemi automatici dagli albori fino ai nostri giorni, per poi illustrare come le competizioni studentesche di scienza e robotica dedicate a ragazzi tra i 3 ed i 25 anni aiutino la formazione di nuove generazioni di scienziati e tecnologi.

Il robot in chirurgia: un aiuto per il chirurgo ed il paziente

Fabio Cianchi, Dipartimento di Chirurgia e Medicina Traslazionale, Università degli Studi di Firenze

 Negli ultimi 20 anni, grazie all'innovazione tecnologica, la chirurgia ha subito un profondo cambiamento con il passaggio dalla tecnica open (laparotomica) alla tecnica mininvasiva (laparoscopica). Del tutto recentemente è stato introdotto inoltre nella pratica clinica un sistema di braccia robotiche, denominato Da Vinci, che consente di operare con una visione tridimensionale, di eseguire interventi altamente complessi e garantisce al paziente tutti i vantaggi della tecnica mininvasiva.

 

Off the Beaten Track: uso del deep learning per l’interpolazione tra generi musicali

Paolo Frasconi, Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, Università degli Studi di Firenze


Dopo una breve introduzione all'apprendimento automatico verrà descritto un sistema basato sul "deep learning" che genera ritmi della batteria nel campo della musica elettronica dance. I risultati sperimentali rivelano che i ritmi generati possono essere impiegati per produrre transizioni musicalmente valide e creative tra generi diversi, e che tale processo di generazione è di interesse per i professionisti nel campo.

 

Stato dell’arte e nuove frontiere della chirurgia robotica in Urologia

Sergio Serni, Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Università degli Studi di Firenze

L'introduzione della tecnologia robotica, in urologia, ha consentito una chirurgia anatomicamente più dettagliata con minore invasività e complicanze post-operatorie. Tale tecnologia permette inoltre  una formazione del chirurgo mediante programmi di simulazione,  da eseguirsi sulla stessa consolle robotica dotata di simulatore. In futuro la possibilità di integrazione dell'immagine chirurgica con un imaging real-time (ecografia, TC, RMN) potrà consentire al chirurgo  una "navigazione"  guidata in un contesto di realtà potenziata.

 

Dopo un veloce rinfresco nel cortile interno del Rettorato, verrà proiettato il film "Il senso della bellezza", in cui i ricercatori del CERN di Ginevra ci introdurranno alle relazioni incredibili fra arte e scienza, attraverso immagini fantastiche che rompono i confini fra le due discipline. 

Ecco un commento del Prof. Vitaliano Ciulli, Docente del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università degli Studi di Firenze:

<<L’esperimento è insieme un viaggio nel tempo più lontano e nello spazio
più piccolo che possiamo immaginare, un territorio invisibile nel quale
gli scienziati sono guidati da qualcosa che li accomuna agli artisti.
Tra macchinari che assomigliano a opere d’arte e istallazioni artistiche
che assomigliano ad esperimenti, emerge un ritratto di attività scientifiche
e artistiche come indagine, come immaginazione, come autentico esercizio
di libertà. Mentre l'esperimento del CERN procede nella sua esplorazione,
scienziati e artisti ci guidano verso quella linea d’ombra in cui scienza e arte,
in modi diversi, inseguono verità e bellezza.>>

 

 

Ultimo aggiornamento

04.05.2023

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